Intervista con S.E. Cardinale Stanisław Nagy SCJ alla Radio Maryja

P. Z. Klafka. Sia lodato Gesù Cristo e Maria sempre Vergine!! In onda su Radio Maryja ospitiamo Sua Eminenza il Cardinal Stanisław Nagy, grande amico del Beato Santo Padre Giovanni Paolo II. Eminenza, siamo nella preghiera di ringraziamento pe i 20 anni di Radio Maryja nella nostra Patria. Il Santo Padre Benedetto XXVI è stato causa di un’ulteriore gioia, inviando, tramite il Segretario di Stato di Sua Santità il card. Tarcisio Bertone, la Sua Benedizione Apostolica e un Messaggio rivolto al Superiore della Provincia di Varsavia dei Padri Redentoristi, P. Janusz Sok. Ha rivolto questa Benedizione Apostolica al fondatore e direttore di Radio Maryja, P. Tadeusz Rydzyk, a tutti i religiosi e i laici che vi lavorano, a tutti i volontari e a tutti coloro che grazie a questa emittente trovano un rafforzamento della fede nel cammino verso l’incontro con Dio.

P. Z. Klafka – Eminenza, in quale spirito dovremmo accogliere questo grande dono del Santo Padre per l’anniversario?

Card. Nagy– Inizio però da questo che prima bisogna ringraziare il Signore Dio. 20 anni di trasmissione in Polonia di una Radio quale Radio Maryja sono un grande dono del Signore.

Voi vi richiamate sempre a questo e avete ragione a richiamarvi al Buon Dio, ma anche alla protezione di Maria Santissima e questi due indirizzi sono quelli a cui soprattutto si deve rivolgere questo grande, immenso ringraziamento.

Solo voi sapete quante difficoltà avete incontrato, quanti nemici avete avuto e quanti ancora ne avete.

E questi nemici oggi sono rimasti in silenzio, perché non avevano uscita. Dopo una voce così potente venuta non da una parte qualsiasi, ma dal Vaticano, dove alcuni si rivolgevano per accusarvi, è venuta un’approvazione, una totale approvazione.

Il Papa, tramite il Suo Segretario di Stato, ha espresso un SÌ preciso per tutto il lavoro che fate e che avevano provato a denigrare, a sminuire in un modo o nell’altro. E voi adesso sapete che avete fatto bene, perché così vi ha detto il Papa. Uno, Santo e il secondo, l’attuale, che conduce la Chiesa oggi; eroico, che combatte con satana e con la laicizzazione e che vede in voi dei meravigliosi aiutanti. Questo è il secondo motivo di profonda gioia ringraziamento alla Chiesa e in particolare a Benedetto XVI.

Non ci si poteva augurare di più. Un Papa santo, mormorando timidamente, aveva detto: „Questa è la mia Radio”. E questo come leone forte dice: „Questa è la mia Radio. è una Radio che mi è a fianco, questa è la Radio che io riconosco” e per questo non stupisce che tutti i nemici si siano azzittiti. E voi avete un motivo di gioia e per questo bisogna che voi contempliate, voi.

Non mi stupisco che organizziate persone che commentino ciò. Ammiro il commento dell’arcivescovo Andrea Dzięga. Splendido, approfondito, poliedrico. Niente da aggiungere, niente da togliere. Mi ha fatto impressione l’ispirato discorso dell’Arcivescovo Głódź, ma cosa è in confronto al grande messaggio del Segretario di Stato che scrive a nome del Santo Padre. È ciò una completa approvazione per tutto quello che fate, elencandone i particolari, quelli che sarebbero sembrati i più discutibili e d’altra parte così difficili, in quanto esigono uno sforzo enorme.

Avete un motivo di gioia e noi, poveri tutti che ascoltiamo Radio Maryja e TV Trwam, abbiamo di che gioire e gioiamo calorosamente e cordialmente. E cosa ci auguriamo? Auguriamo che non vi riposiate sugli allori, che voi redentoristi cresciate nella misura di ciò che vi è accaduto. Che non sprechiate con delle chiacchiere le possibilità, i microfoni che avete nelle mani. Non c’è tempo per vuote chiacchiere e ripetizioni, bisogna sempre essere creativi perché è l’unica occasione che c’è nella Polonia cattolica oggi.

Dovete sentire in voi la vocazione storica per la Polonia, per la Polonia cattolica che sta per affondare. E per questo non sprecate tempo, approfittatene per aiutare la Polonia. Nel modo che avete a disposizione. Attraverso la voce libera, voce della verità, voce della parola di Dio, voce che è a vostra disposizione.

P. Z. Klafka Eminenzariprendendo proprio quest’ultima affermazione, il Santo Padre Benedetto XVI, tramite il Suo Segretario di Stato, più volte in questo messaggio si è riferito alle parole del suo predecessore il Beato Santo Padre Giovanni Paolo II che ringraziava „Radio Maryja per il suo impegno, multiforme e pieno di dedizione, nell’apostolato della parola che oggi è così importante e così necessario nel nostro Paese”. Eminenza, perché questa parola, la Parola di Dio, l’annuncio di questa parola è così attuale anche oggi nellla nostra Patria.

Card. Nagy– Caro Padre! Siamo sotto il rullo compressore dei Media laici. Nelle trasmissioni polacche c’è un solo grande grido antireligioso, anticattolico. Solo voi potete salvare la situazione e la salvate. Se la nuova Evangelizzazione è attuale, voi oggi la fate. Un po’ la fa l’ambona, ma principalmento la fa Radio Maryja, solo voi la fate bene? Alla fine vi dirò ancora una cosa, naturalmente per mettervi un dito nell’occhio, ma con buon cuore. Vi dico cosa eventualmente mi augurerei affinché lo sia di più. Comunque siete al vostro posto e fate un lavoro giusto. E Dio vi ha mandato. Quasi ho paura per i redentoristi, perché non gli si pieghino le ginocchia sotto il peso del compito che hanno da adempiere, ma d’altra parte congratulazioni. Per questi vostri giovani, per quel Klafka che è quello che è, per tutti quei giovanotti che lavorano a Radio Maryja e alla Televisione Trwam. Da dove avete preso questa gente? Naturalmente Dio vi ha dato tutto questo, ma il compito che avete è enorme e cercate di compierlo il più precisamente possibile.

P.Z. Klafka Eminenza siamo molto obbligati e ringraziamo per queste parole che ci incoraggiamo e ci rendono coscienti di quale responsabilità veramente Dio ci ha donato. Eminenza, ancora una domanda. Il Santo Padre ha espresso gioia che grazie a Radio Maryja e alla Televisione TRWAM, i Suoi Viaggi Apostolici, le Udienze del mercoledì e gli altri interventi possono essere seguiti in diretta in Polonia, con la traduzione nella nostra lingua, e che questo „È un importante contributo alla diffusione della Missione di Pietro nel vostro Paese e tra i vostri connazionali all’estero”. Veramente noi siamo fieri e felici che possiamo almeno in questo modo contribuire a rendere presente il Santo Padre. Ha detto anche che non senza significato è l’attività cristiano-sociale della vostra Radio; se Signor Cardinale volesse pronunciarsi riguardo a queste parole.

Card. Nagy-Caro Fratello! Già l’arcivescovo Dzięga e il nostro ispirato predicatore Głódź hanno toccato queste questioni. Ma io voglio in particolare toccare quell’aspetto del ruolo di Radio Maryja a fianco di Benedetto XVI. Voi avete cercato di essere a fianco di Giovanni Paolo II così come avete potuto, ma il ruolo di un certo Arturo Mari l’avete assunto voi. Voi siete arrivati con le macchine fotografiche (telecamere) e andate dietro a lui passo passo. Lui deve apprezzare ciò, e ha dovuto apprezzarlo, perché dove è lui, siete voi e così professionalmente così bene, come così bene e così concretamente è mostrata la Chiesa in Polonia, da diverse distanze e con tutta la problematica e drammaticità, come l’ultimo viaggio in Africa in cui anche Lei ha partecipato, ma Lei è stato anche in Inghilterra, è stato a Madrid e tutti questi sono successi meravigliosi, è il Papa fatto vedere in diretta, mostrato in Polonia. Questo una volta non succedeva. Questo non succedeva con Giovanni Paolo II, invece adesso succede con Benedetto XVI grazie a Radio Maryja.

Voi siete cresciuti e per questo non c’è da stupirsi che questo Papa vi apprezzi e che vi indichi anche come quelli che lo aiutano. Ed infine l’ultima questione, le questioni sociali. Naturalmente voi dovete mostrarle, quello che è bene, ma anche ciò che è male, perché in Polonia non si fa vedere quello che è male. Da voi è possibile parlarne, ma di ciò che non è buono che geme e che minaccia la società e per questo ditelo, naturalmente con coraggio; certo probabilmente per questo pagherete ancora un po’, ma non importa. Bisogna parlare, dire che la Polonie è così e così, il positivo non si può negare, ma c’è senza dubbio anche il negativo e di questo si deve parlare. Questo per quanto riguarda questa questione. Naturalmente mi sono detto alla fine che qualcosa mi manca. Che cosa mi manca? Mi manca la presenza delle Università, mi manca la presenza delle facoltà di teologia, mi manca la KUL con Krąpiec, con Janusz Nagórny, loro erano così presenti, così bravi a Radio Maryja. Perché le facoltà non si sentono a Radio Maryja che cosa succede di loro? Come vi si lavora? Di loro c’era il silenzio.Come sarebbe bello se Radio Maryja ne potesse parlare di più. Così dice un ex professore di Università come augurio per la mia Radio Maryja. E questo sarebbe tutto ciò che avrei da dire, perché già ci sono troppe parole su quello che ha detto il Santo Padre.

P. Z. Klafka- Eminenza, tante grazie, con tutto il cuore ringraziamo per queste parole che per noi sono un commento particolarmente prezioso di questo Messaggio e Benedizione del Santo Padre Benedetto XVI, mandato tramite il cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato di Sua Santità per il 20° anniversario di Radio Maryja. Eminenza, La ringraziamo in questa occasione per tutti i programmi della televisione Trwam con Sua Eminenza che ci avvicinano l’indimenticabile figura del Beato Giovanni PaoloII di cui desideriamo costantemente studiare ed approfondire ciò che ci ha lasciato come sua profonda eredità per un popolo cattolico come è il popolo polacco.

Kard. Nagy- Anch’io non posso non ringraziare per quei programmi. Ce ne sono un po’ troppi, ma quello che sapevo a riguardo l’ho detto e sono molto contento che in questo modo si è reso presente il Beato Giovanni Paolo II nella coscienza cattolica della Polonia. Che Dio vi benedica e naturalmente particolari congratulazioni per tutti, ma in particolare per il profeta, per il profeta più importante che è P. Rydzyk. Nonostante il mio atteggiamento critico di fronte ad alcuni suoi interventi, assolutamente gli riconosco il rango di profeta e che in questo rango di profeta si mantenga e continui a condurre e che Dio lo benedica. Che Dio lo ripaghi per tutto il lavoro e per tutta la fatica. Comunque questi 20 anni sono convenuti e c’è la prova di quanto sia stato veramente conveniente. Che Dio ripaghi e benedica!

P. Z. Klafka- La ringrazio cordialmente per queste parole, che ci incoraggiano, ci ispirano e sono anche un’enorme sfida ad essere all’altezza di ciò che la volontà di Dio costantemente rivela per i redentoristi.

Kard. Nagy- Che Dio vi ripaghi e benedica. Rimanete con il Signore.

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